CARMELO PIRRERA SU VIRA FABRA |
L’ipotesi avanzata in premessa è quella dell’immortalità dell’uomo, una immortalità possibile se la paura non soffocasse le nostre capacità di resistere alla morte. Accade, in altri termini, quello che accade a nuotatori inesperti che la paura di annegare trascina al fondo di oceani perigliosi per antonomasia, popolati da fenici che hanno scordato il guadagno e la perdita, da testardi cacciatori di balene, da pescatori smarritisi tra i flutti, alla ricerca di anelli troppo piccoli, perduti o fatti cadere di proposito da principesse troppo crudeli e da tanti altri naufraghi senza storia di cui i libri e le cronache omertose tacciono.
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