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RUTH DOMINO

 

SOLE DI SOLITUDINE


Infilato all’occhiello
così ti portavano i giovani di primavera
oh sole di solitudine!

Grande ed ardente, una corona di fiamme
così ti aprivi nei capelli delle donne estive
oh sole di solitudine!

Finisce sempre così nell’inverno
il gioco della solitudine
col sacrificio:
una testa tagliata sul piatto del lago.

Così t’ho incontrato,
irreperibile,
oh sole della solitudine.


I HAVE ENCOUNTERED YOU


Threaded through the buttonhole
--That is how in youth the Spring
Carried you,
Carried the sun of solitude.

Huge and ardent as a crown of flame
You revealed yourself,
Uncompanioned sun
In the hair of festive women.

It always ends that way
In the winter,
In the sport of solitude,
With sacrifice:

A head, severed
On the vast platter of the lake—

That in how
I have encountered you,
Encountered you beyond retrieving,
O solitary sun.


QUELL’ESTATE


Quell’estate
ogni albero fu albero di vita
fu cuccagna con ghirlande di nuvole.
E sotto la gonna della foresta
i bambini mangiavano funghi di sogno.


Quell’estate
ogni lago fu un occhio aperto
ogni buco un nido
là dove topi e conigli bianchi
carezzavano la terra.
Così crescevano i funghi di sogno
che furono mangiati dai bambini.


Quell’estate
sugli alberi di vita
sulla gonna della foresta
guardava l’enorme occhio,
l’unico del mezzogiorno.
Così bambini e laghi
con occhi aperti
sonnecchiavano in panico dolce
tra funghi di sogno.

Quell’estate
è annegata
dalla pioggia,
annegati gli occhi profondi dei laghi,
annegati i mille occhi piccoli.
Sotto la gonna della foresta           Non si sogna più

E’ finita per sempre
quell’estate.
Soltanto l’enorme occhio
l’unico del Mezzogiorno
guarda.
Così si svegliano
fra cachinni di panico
I funghi—avvelenati.


THAT SUMMER


That summer
every tree was the tree of life
a Cockaigne with a cloudy crown
and beneath the forest’s hem the children
tasted the mushroom of dreams.

That summer
each lake was an open eye
each hole a burrow where
nesting mice, nesting rabbits
hugged the earth. While the children
nibbled it the mushroom grew.

That summer
the great eye gazed down
on the forest hem
from the Mezzogiorno gazed.
Dozing children, lakes
with open lids were dozing
in sweetness, in tremor
among mushrooms of dreams.

That summer
rains fell
drowning the deep eyes of lakes
drowning the horde of little eyes
under the forest’s hem.
No more dreaming now.
It is ended now forever
that summer.
Only the vast eye
from the Mezzogiorno gazes
down upon their waking
In fearful laughter
among the poison mushrooms
sprouting through dead leaves.

 


LAMENTO IN CHIAVE MINORE


Mangia tutto--la notte!
Mangerà il giovane sotto la luna,
gli occhi—piccoli laghi nell’osso.
Mangerà il lamento in chiave minore
che non torna indietro,
perché Euridice l’aspetta
sull’orlo dell’ombra.

Ha mangiato tutto la—notte!
Anche la luna-.

Tutto è dentro
nel ventre
della notte.
Spenti gli occhi,
spento il giovane lamento d’argento,
lo sguardo sospeso fra orlo ed ombra.
Dove aspetta Euridice.

Non ha mangiato il vecchio—
la notte1
Il vecchio sul letto
non è dentro
nel ventre della notte.
Guardava da fuori,
guardava indietro, il vecchio!

Nell’ombra del letto
Euridice non aspetta più


NIGHT SONG


It eats up everything, the night—
eats the young man
under the moon;
the eyes
little lakes
in crater of bone.
It will gulp down the lingering song
because Eurydice awaits him
on the edge shade.

The night devours
everything, even the moon.

All is gone
in the stomach of the night –
eyes gone, the young lament’s
wistful tune
vanished over the shoulder
between the edges of the shade
where she is waiting.

The night hasn’t swallowed
this old gaffer,
on his bed he as fled
from the belly of the night.
Gazing out the door he was
looking behind him

--there, in the bed’s shadow,
she’s gone.
 

 

BETULLA


La pietra sul piede
la civetta nei capelli.
La rugiada nel grembo.
Così mia betulla,
così irripetibile

Un soffio notturno
un brivido, nato appena
spento già, tra le foglie.
Così irripetibile
il dolore senza cuore.

 

BIRCH THREE


Stone under foot
Little owl in its hair
Dew on breast
My birch tree
Unrivalled

An evening breath
Shudder scarce born
Already spent among leaves
Unrivalled
Without heart, the pain.

 

LA PAROLA


Pallida come una fanciulla
una barca a vela nel sogno,
un’esile strada nel caldo.
Così la carta sulla scrivania.

Una volta toccata
niente è come prima:
la fanciulla tradita,
la vela oscurata.

Soltanto sulla strada
un’esile parola
s’inchina.
Pallida—fra oggi e dopo.


THE WORD


Pale as a young girl,
as a dream-sailboat
or, in the heat, a narrow road
this sheet of paper on the writing-table.

Once touched
nothing stays as before:
the maid betrayed,
sail obscured.

Only on the road
a slender word leans forward
pale,
today, and after.


Translated by DANIEL HOFFMAN

 

 
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