SOLE DI SOLITUDINE Infilato all’occhiello così ti portavano i giovani di primavera oh sole di solitudine!
Grande ed ardente, una corona di fiamme così ti aprivi nei capelli delle donne estive oh sole di solitudine! Finisce sempre così nell’inverno il gioco della solitudine col sacrificio: una testa tagliata sul piatto del lago. Così t’ho incontrato, irreperibile, oh sole della solitudine. I HAVE ENCOUNTERED YOU
Threaded through the buttonhole --That is how in youth the Spring Carried you, Carried the sun of solitude.
Huge and ardent as a crown of flame You revealed yourself, Uncompanioned sun In the hair of festive women. It always ends that way In the winter, In the sport of solitude, With sacrifice: A head, severed On the vast platter of the lake— That in how I have encountered you, Encountered you beyond retrieving, O solitary sun. QUELL’ESTATE
Quell’estate ogni albero fu albero di vita fu cuccagna con ghirlande di nuvole. E sotto la gonna della foresta i bambini mangiavano funghi di sogno.
Quell’estate ogni lago fu un occhio aperto ogni buco un nido là dove topi e conigli bianchi carezzavano la terra. Così crescevano i funghi di sogno che furono mangiati dai bambini.
Quell’estate sugli alberi di vita sulla gonna della foresta guardava l’enorme occhio, l’unico del mezzogiorno. Così bambini e laghi con occhi aperti sonnecchiavano in panico dolce tra funghi di sogno.
Quell’estate è annegata dalla pioggia, annegati gli occhi profondi dei laghi, annegati i mille occhi piccoli. Sotto la gonna della foresta Non si sogna più E’ finita per sempre quell’estate. Soltanto l’enorme occhio l’unico del Mezzogiorno guarda. Così si svegliano fra cachinni di panico I funghi—avvelenati. THAT SUMMER
That summer every tree was the tree of life a Cockaigne with a cloudy crown and beneath the forest’s hem the children tasted the mushroom of dreams.
That summer each lake was an open eye each hole a burrow where nesting mice, nesting rabbits hugged the earth. While the children nibbled it the mushroom grew. That summer the great eye gazed down on the forest hem from the Mezzogiorno gazed. Dozing children, lakes with open lids were dozing in sweetness, in tremor among mushrooms of dreams. That summer rains fell drowning the deep eyes of lakes drowning the horde of little eyes under the forest’s hem. No more dreaming now. It is ended now forever that summer. Only the vast eye from the Mezzogiorno gazes down upon their waking In fearful laughter among the poison mushrooms sprouting through dead leaves. LAMENTO IN CHIAVE MINORE
Mangia tutto--la notte! Mangerà il giovane sotto la luna, gli occhi—piccoli laghi nell’osso. Mangerà il lamento in chiave minore che non torna indietro, perché Euridice l’aspetta sull’orlo dell’ombra.
Ha mangiato tutto la—notte! Anche la luna-. Tutto è dentro nel ventre della notte. Spenti gli occhi, spento il giovane lamento d’argento, lo sguardo sospeso fra orlo ed ombra. Dove aspetta Euridice. Non ha mangiato il vecchio— la notte1 Il vecchio sul letto non è dentro nel ventre della notte. Guardava da fuori, guardava indietro, il vecchio! Nell’ombra del letto Euridice non aspetta più NIGHT SONG
It eats up everything, the night— eats the young man under the moon; the eyes little lakes in crater of bone. It will gulp down the lingering song because Eurydice awaits him on the edge shade.
The night devours everything, even the moon. All is gone in the stomach of the night – eyes gone, the young lament’s wistful tune vanished over the shoulder between the edges of the shade where she is waiting. The night hasn’t swallowed this old gaffer, on his bed he as fled from the belly of the night. Gazing out the door he was looking behind him --there, in the bed’s shadow, she’s gone. BETULLA La pietra sul piede la civetta nei capelli. La rugiada nel grembo. Così mia betulla, così irripetibile
Un soffio notturno un brivido, nato appena spento già, tra le foglie. Così irripetibile il dolore senza cuore. BIRCH THREE Stone under foot Little owl in its hair Dew on breast My birch tree Unrivalled
An evening breath Shudder scarce born Already spent among leaves Unrivalled Without heart, the pain. LA PAROLA Pallida come una fanciulla una barca a vela nel sogno, un’esile strada nel caldo. Così la carta sulla scrivania.
Una volta toccata niente è come prima: la fanciulla tradita, la vela oscurata. Soltanto sulla strada un’esile parola s’inchina. Pallida—fra oggi e dopo. THE WORD
Pale as a young girl, as a dream-sailboat or, in the heat, a narrow road this sheet of paper on the writing-table.
Once touched nothing stays as before: the maid betrayed, sail obscured. Only on the road a slender word leans forward pale, today, and after. Translated by DANIEL HOFFMAN
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