La mostra si inaugurerà Sabato 19 maggio alle ore 19 presso L'Istituto Europeo Arte Contemporanea via Oliveto Scammacca n. 21 Catania e resterà aperta al pubblico fino al 20 giugno 2007 nei seguenti orari : 10-13 / 17-20 COMUNICATO STAMPA In questi ultimi anni è calato tristemente un sudario di morte sulla bellezza e sull'Arte. Il mercato erroneamente considera naturale l'equazione: un quadro più costa, più vale. Il denaro e' diventato così il metro di giudizio sulle opere d'arte. La degenerazione ha avuto il sopravvento. Bastano a volte grossi investimenti pubblicitari operati su alcuni nomi per sancirne la superiorità su altri, i quali, per storia e per merito, vantano qualità superiori, ma inutilmente. Il mercato dell'Arte contemporanea, così drogato e superficiale, non tiene più in conto la qualità e privilegia esclusivamente il passaparola, l'eco televisivo e della stampa prezzolata, come se l'Arte possa essere equiparata ad un bene esclusivamente voluttuario, dimenticando che, per sua natura, e' prima di ogni cosa nutrimento per l'anima e stimolo per il cuore e per la mente. A cio' si unisce la perenne superficialità di un stuolo disperato di operatori improvvisati, i quali, vittime dell'inesperienza, promulgano l'opera di artisti piccoli, piccoli, membri di un caravanserraglio da sottobosco di gallerie periferiche, meteore di un panorama artistico modaiolo privo di storia, ma ricco di cronaca: fenomeni passeggeri condannati a facile oblio. E la confusione regna sovrana. In trentasette anni di attività ho conosciuto personalmente uno stuolo di artisti, con i quali mi sono confrontato e con i quali ho dialogato: alcuni grandissimi, altri meno; comunque Artisti, innamorati del loro lavoro. Ho sempre constatato che più grande era il loro talento, più umili erano, consapevoli che nella storia dell'Arte, altri che li avevano preceduto erano stati certamente più grandi e più dotati. Oggi – grazie ai meccanismi diabolici del mercato- il dialogo con gli artisti è reso più difficile: spesso il clamore pubblicitario annulla ogni ipotesi di umiltà, vanificando ogni speranza per il lavoro futuro. I giovani artisti sostenuti da alcune gallerie del nord si inebriano per occasionali e magari prezzolati riconoscimenti e si impantanano spesso in formulette avvilenti, negando al loro stesso talento di crescere e migliorarsi. Io preferivo i vecchi Maestri perchè avevano coscienza dei loro limiti e fino a tarda età coltivavano la speranza di poter rinnovare il loro lavoro. Il dialogo con i giovani artisti non esiste più: forti del successo occasionale non ipotizzano sviluppi naturali al loro lavoro e si adagiano perchè credono di possedere già il passaporto per l'immortalità. Forte dell'esperienza personale, testimone del mercato, ritengo senza tema di smentita, di potere affermare che, mai come ora, il mercato e la qualità percorrono strade nettamente parallele, senza alcuna speranza di possibile confluenza. A ciascuno il suo. Chi si contenta di comprare opere con l'orecchio, in linea con il mercato urlato dimostra di avere tappato per sempre il cuore e negato agli occhi e alla mente la gioia della bellezza, della spontaneità e della creatività. Personalmente, in tanti anni di mestiere mi vanto di avere privilegiato la forza del cuore: tutte le volte che ho guardato un'opera ho preferito leggere il talento e la qualità, e, sono certo, forte dell'esperienza, di non essermi sbagliato. In questa mostra di disegni ho voluto privilegiare il segno perchè per suo mezzo è più facile individuare la qualità e la superiorità degli artisti. Gli artisti che ho voluto invitare per questa mostra sono: Antonio Brancato, Tano Brancato, Antonio Bruno, Silvio Marchese, Antonio Portale, Salvo Russo, i quali mi sono stati compagni di viaggio in tante occasioni in questa mia avventura di gallerista del sud e ai quali, nella loro individualità, va riconosciuto il merito del lavoro che li ha portati alla notorietà in Italia. Ognuno ha avuto il cammino segnato dal valore artistico che ha caratterizzato il singolo linguaggio. Li ho invitati perchè conosco il percorso di anni e anni di lavoro e di insegnamento presso l'Accademia di Belle Arti di Catania, di avere formato con generosità generazioni di artisti, senza clamore e senza particolari riconoscimenti. A loro la mia personale stima e la mia grande considerazione per aver educato alla bellezza tanti giovani del nostro tempo: speranza viva per l'Arte di domani. Virgilio Anastasi
Nello stesso periodo nei Locali Del Piano Superiore dello Stesso Istituto saranno esposte opere del maestro Antonio Santacroce
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