BLOEDSTRATT
Il lento oceano Porta odori leggeri E acque d’aurora Capovolte sul gabbiano Fermo sulle nubi Fiumi d’aria Sulla ninfa esposta Senza più boschi né rupi Né urla di terrore Inseguita dentro vetrine nude Come il freddo di questo canale Veliero d’ombra Ferite Scintille sulla pelle Sguardi penosi Oltre il muro Non trovo più Pan Sorridente. Amsterdam 13 Marzo 1998 ALPI E’ sospesa l’aria In questa città Sotto lo sguardo del Toro Dentro i portoni I gesti degli uomini Nel taciturno incedere Della penombra S’alzano piano E tracciano Con spade di bronzo Triangoli solari Quando la notte e il caos Entrano nei libri segreti Per formare parole impronunciabili Il saluto affrettato Di un ragazzo sconosciuto Ignora Tutto questo E forse il destino Lo conosce già. Torino 29 Aprile 1998
MUMMIA ETERNA
Dicono che il tuo nome Fosse Buon Anno e, l’assurda morte, Rigenerazione Ma la tua parrucca Appesa a un chiodo Circondata di fiori di ninfea e Melilotus parviflora Senza vento né sole Posa immobile Come le tue unghie Rapprese T’accompagna Un aldilà senza tempo Che già i tuoi occhi Vedono E non c’è sorriso Né gioco Nel tuo corpo fermo Di fronte al mio Sgomento Buon Anno fanciulla Del mio sogno Perplesso Di memoria. Torino – Museo Egizio 29 Aprile 1998
BUCKINGHAM PALACE Il cambio della guardia A Londra È un corteggiamento Alla regina Un urlo senza guerra Un cappello irreale. Londra 17 Maggio 1998 ARRIVO Qui è tutto obeso Abbondante e ordinato Un bambino negro Tira la corda E l’albero si muove Cade una stella sul prato E il giorno s’ecclissa Su un FOR SALE Grande come il cielo. Washington 19 Maggio 1998 POTOMAC Sulle rive del Potomac Annegano i sogni dell’Africa E tacciono i tamburi Sopra gli scalzi guerrieri Senza dei né prede Attendono Che ancora un uomo Ritorni Con I HAVE A DREAM Nel prossimo Millennio. Washington 21 Maggio 1998
SCOTIA Forse non avrò mai Un posto in paradiso Poiché godo dei peccati All’infinito E aspetto il turno Dei miei fiori sbocciati Foglia dopo foglia Fine dopo fine Gira il mondo Accolto dalla grazia del cosmo Con questo corpo bellissimo Che dura e s’accalora Musica amica Nient’altro ti chiedo Che il tempo degli odori Permanga ancora Simile A quell’uccello insonoro Alto nell’aria Corpo mio inquieto Soffiato da donne eterne Quasi fosse stella Da lucidare e riportare in cielo O bicchiere Della vita Buttato giù rapido e leggero. Glasgow – Sctotland 13 Luglio 1998
GLASGOW In questa città c’è un fiume e donne solitarie Con gli occhi al vento Sognano acque bianche Alti cipressi di carne Forse misteri Nude Sopra cavalli di nebbia Alzano mani Sui tetti del dubbio Aspettano Un dio Una parola Un corpo Un bicchiere Che l’anneghi Un giorno più rapido Un treno di sogni Che le porti via. Glasgow 13 Luglio 1998
EDIMBURG Ogni citta si somiglia Rumori uguali Orari uguali Gabbiani uguali Solo il vento è diverso E il colore dei capelli del luogo Combatte ancora Contro il villaggio Globale Due ragazzi inseguono sul prato Il loro amore E quando lo trovano Lo estinguono in un bacio È uguale il mondo Sotto ogni Bandiera. Edimburg 15 Luglio 1998
MACHRIE MOOR Su questa collina Hanno danzato gli dei E il fuoco perenne Al grido del tamburo S’è congiunto Al cielo Inni Alte mani Visioni Stordimenti Sopra queste pietre Senza tempo Nell’aria Il canto del druido Che fu predone e guerriero Navigatore Mercante Vanno le nuvole verso occidente E il sole le insegue Cercando Il giorno eterno Del sogno boreale. Arran 16 Luglio 1998
ARRAN Sulla mia testa il tempo Si congiunge Dentro un nulla Insonoro Poca gente arriva Pochi ripartono Da quest’isola Sulla cui riva i bambini Lanciano pietre Alle onde Come se volessero frantumare Gli specchi di luce Oltre il loro braccio - sono tutti uguali di fronte al mare ed io ho fatto tante miglia senza incontrare nessuno proprio oggi che nella mia isola c’è una festa alla madonna dedicata al nome che porto Blackwaterfoot 16 Luglio 1998 - Arran
CAMARGUE Forse da queste parti Minosse ha seminato figli Che lottano col toro E cembali E chitarre E sangue combattuto Forse la Dea Insonne si specchia ancora Tra gli stagni Dove rosee piume Sono dolci come l’aurora Fanciulla Forse da queste parti La forza è ancora Pura Senza divenire Sospesa Sotto il circolo siderale Delle stelle. Sainte Marie de La Mere 25 Luglio 1998
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