spacer.png, 0 kB
spacer.png, 0 kB
SALVATORE CHESSARI - TESTO DI ANDREA GUASTELLA

 

Una luce dissolta / in uno scroscio continuo di stelle”


“Vedo il fondo del mare sul quale / nessuno ha camminato, cosparso di alghe / verdi e di porpora; e scorgo le onde che battono / lungo le rive, ed è come una luce dissolta / in uno scroscio continuo di stelle. Rimango / solo seduto sulla sabbia, – e lo splendore del mare meridiano / sfolgora attorno a me mentre si leva un canto / dal suo movimento ritmato”. Leggevo accidentalmente questi versi di Shelley in epigrafe a uno squisito libro di pittura quando ho intuito una scintilla dell’opera di Salvatore Chessari, forse il segreto dei suoi incredibili fondali. Shelley scriveva le sue stanze a Napoli “in un momento di sconforto”, e sin qui nulla di strano: assai spesso l’arte nasce da uno stato di sofferenza, se non di disperazione. Ciò che mi ha scosso è l’allusione a una luce notturna disciolta in un medium liquido che potrebbe benissimo essere il colore: non un colore fisico (il fondale dove non batte il sole non ne possiede, essendo il colore un’invenzione della luce), bensì un colore spirituale, un colore che riflette il palpito del cuore quando il silenzio della completa solitudine consente di distinguerne ogni singolo moto. È infatti agitando flussi di un colore siffatto, argenteo e lunare, che Salvatore Chessari imita l’armonia di un mondo sul quale nessuno, tranne lui stesso, “ha camminato”: il mondo del sogno, dell’immaginazione. Che è poi, “nello splendore del mare meridiano”, il nostro stesso mondo come appare a chi sa intenderne il canto di sirena.

Andrea Guastella

 

Image

Alghe, olio su tela, cm 150x200, 1991

Image

Fondale marino, olio su tela, cm 100x1200, 1994

Image

Paesaggio marino, olio su tela, cm 300x200, 1995

 


 

 
< Prec.   Pros. >
spacer.png, 0 kB
spacer.png, 0 kB
 
Web Design by Ugo Entità & Antonella Ballacchino - Web Master by Miky
download joomla cms download joomla themes