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FRANCO SPENA: incontro con ANDREA BARTOLI

 

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Riesi, quasi al centro della Sicilia, lontana dai luoghi di produzione della cultura, diviene da diversi anni, centro di propulsione dell’arte, luogo di approdo e di partenza, punto di riferimento per artisti siciliani emergenti che si fanno conoscere nel territorio nazionale, ma anche luogo di incontro di artisti internazionali le cui opere sono presenti nell’originale galleria che è lo studio a più piani, del notaio Andrea Bartoli. Studio che fin dalla facciata si caratterizza per la presenza di alcuni delfini rosa del noto gruppo della Kraking Art. Lo abbiamo incontrato in occasione dell’ultimo evento artistico, la performance dell’artista Uwe Iaentsch “Uwe Sindaco di Riesi”, in uno spazio dello studio e  poi della Farm, un’antica fattoria altrettanto spazio suggestivo di contaminazioni: albergo, agriturismo, luogo espositivo. Attento conoscitore della fenomenologia dell’arte contemporanea, Andrea Bartoli alterna la sua attività di notaio a quella di collezionista, gallerista e promoter di eventi di respiro internazionale la cui risonanza fa eco in Italia e all’estero.
 
- L’interno della Sicilia può costituire un punto di osservazione privilegiato come può dimostrarsi una difficile distanza dai luoghi storici di produzione della cultura. Che significato assume e come si propone la sua attività di collezionista, gallerista ed editore? In particolare che significa operare a Riesi? Come risponde la città?


-  Stare ed operare culturalmente in Sicilia, ed in particolare in provincia, comporta più svantaggi che vantaggi. Tuttavia abbiamo costi inferiori e spazi infiniti, ma siamo lontani dal grande pubblico. Oggi però a mio avviso il concetto di galleria è finito, il mercato è rappresentato dalle fiere e se c’è la qualità la periferia è riconosciuta tanto quanto la città.
Operare culturalmente a Riesi è per me assolutamente naturale; è il posto nel quale esercito la mia attività professionale e quindi periodicamente vivo e di conseguenza il posto dove mi vengono a trovare  artisti, galleristi, curatori. E’ qui che nascono tutti i progetti, anche se magari talvolta si sviluppano altrove in Italia o all’estero. Peraltro chi mi conosce sa bene che la mia vita personale e professionale e l’arte non sono compartimenti separati ed autonomi ma un qualcosa che si sposa in modo indissolubile. Per finire sono orgoglioso di poter fare cultura del contemporaneo nel territorio nel quale lavoro come notaio perché questo significa anche dare l’opportunità a chi vive a Riesi di poter accostarsi  e vivere l’esperienza dell’arte contemporanea; peraltro la città risponde con grande entusiasmo  e desiderio di contaminazione e di questo ne è stata testimonianza la grandissima partecipazione popolare all’iniziativa “Uwe Sindaco di Riesi”.


dalle opere esposte nello studio e nella farm, si nota una grande attenzione nei confronti della fenomenologia dell’attuale arte contemporanea internazionale; in particolare delle presenze giovanili che operano in Sicilia. Dove sta andando l’arte e come cura questo rapporto coi giovani?


-  E’ vero; siamo molto attenti nei confronti dei linguaggi sperimentali dei giovani artisti di tutto il mondo; per questo negli ultimi anni abbiamo iniziato a selezionare giovani artisti stranieri senza però trascurare i nostri talenti locali. Nel gruppo degli artisti che collaborano con Farm oggi abbiamo artisti Americani, Rumeni, Australiani, Francesi, Austriaci, Canadesi e Tedeschi. Abbiamo lavorato per due anni facendo avanti e indietro da Bucarest e abbiamo selezionato sei tra i migliori e più riconosciuti artisti rumeni. Qualche mese fa sono stato ad Istambul e stiamo lavorando con curatori turchi molto qualificati alla selezione di artisti da invitare in Sicilia nel 2009.


Si riescono a cogliere delle linee di ricerca che possano caratterizzare la giovane arte in Sicilia?


-  Sovversione della realtà, denuncia, ironia, provocazione-fashion sono i quattro elementi cardine degli artisti che fanno parte del gruppo Farm. L’insubordinazione è la matrice comune a tutti i nostri artisti.


Oltre il caso Giuseppe Veneziano, quali sono le presenze giovanili emergenti che pensa potranno costituire la nuova scena artistica siciliana?


-  Giuseppe veneziano è ormai una star e noi siamo felici di averlo tenuto a battesimo. Tra i giovani, anche se già corteggiati da numerose gallerie nazionali ed internazionali citerei Daniele Alone, Gianfranco Pulitano, Daniele D’Andrea, Mauro D’Agati, Alfredo D’Amato, Santo Di Miceli, Mariadomenica Rapicavoli, Tiziana contino, Emanuele Lo Cascio.


Che cosa è la Farm e come organizza le sue attività?


-  Questa è una domanda che mi mette un po’ in crisi. Ho bisogno di diverse righe. Tutto inizia nel 2001 quando appena prima di diventare notaio trasformo una masseria del 700 di famiglia in un piccolo albergo di ricerca; FARM www. Farm-ospitalitadicampagna.it. Questo diventa subito la casa di tanti giovani artisti prima siciliani, poi provenienti da tutta Italia e con il tempo anche da diverse parti del mondo.
Oggi la divisione alberghiera è gestita da amici professionisti del settore. Sin dal suo concepimento FARM voleva essere qualcosa di più che un luogo fisico di charme; oggi FARM accanto al settore alberghiero affianca quello della comunicazione e dell’arte contemporanea. Con farm-coolhunting (www.farm-coolhunting.it) abbiamo creato tra gli altri, eventi di comunicazione in collaborazione con l’architetto Marco Piva e abbiamo inaugurato lo store di Roma di via del Corso del marchio internazionale della cosmesi di lusso Sephora.
Ultima certo non per importanza è la divisione arte contemporanea con Farm Young Art, diretta e coordinata da mia moglie Florinda, che oggi propone 20 artisti, la metà provenienti da diverse parti del mondo e la metà italiani. I nomi più risonanti sono quelli del famoso fotografo fashion Terry Richardson che abbiamo portato in Sicilia nel 2004 con la scandalosa mostra Kibosh e il divertentissimo e coloratissimo gruppo della Cracking Art col quale abbiamo prodotto opere come i delfini rosa, tre uova alla cocco, la Fica d’India e il Far-fallo.


Che cosa è “L’Isola Virtuale”?


-  Farm Island. Una intera isola su second life “Farm island” dove le architetture contemporanee e le opere degli artisti appartenenti al gruppo Farm Young art fanno da cornice ad eventi di comunicazione e ambasciate di imprese e professioni.

 

NOTIZIA

Nato a Catania nel 1970, Andrea Bartoli consegue la Laurea in Giurisprudenza a Cagliari dove oltre a studiare, lavora part-time nello studio notarile del fratello maggiore Ercole. E’ proprio in quel periodo che si accosta all’arte , grazie al fratello Ercole , importante collezionista d’arte moderna e contemporanea, oggi presidente della Fondazione per l’Arte Contemporanea Batoli-Felter.
Si laurea a 22 anni e subito dopo ,  matura l’esperienza professionale di istruttore di tennis all’interno dei Villaggi Valtur , facendo cinque stagioni all’Italia e all’Estero.
Nel frattempo si trasferisce a Roma, dove inizia a frequentare la Scuola Notarile Anselmo Anselmi e in quel periodo ha modo di frequentare artisti e galleristi , fortificando la passione per l’arte.
Nel 1994, a causa della scomparsa del Padre Mommo, è costretto a prendere le redini delle proprietà agricole in Sicilia, dividendo il suo tempo tra lo studio per il concorso notarile e progetti imprenditoriali di trasformazione dell’azienda.
Realizza trasformazioni agricole, un importante  vigneto di nero d’avola e un grandissimo lago per la raccolta delle acque che diventerà nel tempo una forte attrazione balneare per familiari ed amici.
Nel 2000 , dopo tanti anni difficili, l’anno della svolta:  trasforma il fabbricato rurale di proprietà familiare, in territorio di Butera in un Concept Hotel di nome Farm e vince il concorso notarile  abilitandosi all’esercizio della professione.
La sua passione per il contemporaneo e la voglia di fare , fanno diventare il Farm Hotel di Butera la casa naturale di tutti gli artisti, dove pensare, progettare e realizzare iniziative di tipo culturale.
Nel frattempo iniziano dei percorsi di formazione-esperienza all’estero; due anni avanti ed indietro da Londra per riprendere l’uso fluente della lingua inglese e conoscere le realtà artistiche e gli spostamenti dei trend della capitale britannica.
Una volta l’anno si reca a New York per visitare i più importanti hotel di ricerca del mondo e prendere spunti importanti per la propria creatura siciliana.
Nel frattempo, nel 2002,  insieme ad un vecchio amico di infanzia, oggi importante broker finanziario, crea la farm cool hunting,  società di comunicazione con una forte inclinazione al linguaggio contemporaneo, oggi gestita brillantemente dalla propria compagna di vita Florinda.
Nel 2003 produce con la sua Farm,  il cortometraggio Estasi e Tormento del giovane regista palermitano Giuseppe Gigliorosso; con questo corto vince numerosi riconoscimenti nazionali ed internazionali.
Nel frattempo trasforma il suo studio professionale,  su progetto della farm cool hunting, in un luogo unico, dove ogni angolo è caratterizzato da opere di arte contemporanea e con un concept assolutamente innovativo: cucina e palestra per i collaboratori, spazio espositivo d’arte contemporanea dove proporre ogni tre mesi mostre di giovani artisti di fama internazionale.
Nel 2005  si fa promotore dell’evento Terry Richardson in Sicilia, e in collaborazione con Damiani Editori e le due gallerie di Palermo e Catania rispettivamente di Francesco Pantaleone e Rosa Anna Musumeci, con organizzazione e gestione dell’evento di  farm cool hunting, si realizzano due delle più importanti serate artistico-mondane-cullturali dell’ultimo decennio in Sicilia.
Nel 2005, inoltre, sposa Florinda Saieva, sua compagna già da qualche anno e diventa papà della splendida Carlotta.
Nel 2006 prende casa a Parigi e alterna periodi di formazione-ricerca nella capitale francese a tutte le attività professionali e culturali esercitate in Sicilia
Nel 2007 è promotore di FAB (www.fab-contemporaryart.com)  una società il cui progetto è quello di selezionare giovani artisti di talento nelle metropoli emergenti, e proporre loro opere multiple a prezzi abbordabili a tutti. Questa società ha sede a Bucarest .

 

Franco Spena

                                                                                                         

 
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