Adja az Isten Adja meg az Isten, Mit adni nem szokott, Száz bús vasárnap helyett Sok, víg hétköznapot, Adja meg az Isten. Adja meg az Isten Sírásaink végét, Lelkünknek teljességes S vágyott békességét, Adja meg az Isten. Adja meg az Isten, Bár furcsa a világ, Ne játsszak ölő, gyilkos, Cudar komédiát, Adja meg az isten. Adja meg az Isten, Mit adni nem szokott, Száz bús vasárnap helyett Sok, víg hétköznapot, Adja meg az Isten. Dio ci dia (doni) Dio ci dia quello che di solito non ci da, in cambio di cento malinconiche domeniche molte (tante) giornate feriali allegre, che Dio ce le dia. Dio ci dia la fine dei nostri pianti, la pace assoluta e tanto desiderata della nostra anima, che Dio ce la dia. Dio ci dia che io, nonostante che il mondo fosse strano, non debba giocare (scherzare) una commedia massacrante e ignobile, che Dio ce lo dia. Dio ci dia quello (ciò) che non soleva dare, al posto di cento domeniche malinconiche molte (tante) giornate feriali allegre, che Dio ce li dia. (nyersfordítás H.I.) Ady Endre: Dacci Dio Dio, dacci quello che non sei solito dare, invece di cento domeniche tristi giorni sempre allegri dacci o Dio. Dio dacci la fine dei nostri pianti, pace assoluta e desiderata per l’anima nostra dacci o Dio. Dio dammi, anche se il mondo è strano, che io non giochi una commedia mortale, assassina e ignobile, Dammi, o Dio. Dacci Dio quello che non sei solito dare, invece di cento domeniche tristi giorni sempre allegri, dacci o Dio. Traduzione di Sergio Claut, Feltre
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