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József Attila Budapest Da "La critica" di Benedetto Croce 
Traduzione di Lina Linari MAMMA ( József Attila ) Traduzione dil Ildikó Herczeg e Ugo Entità Da una settimana penso solo A mia madre, con rare pause. Saliva nella soffitta, saliva sveltamente Con sulle braccia una cesta stridente. Io ero ancora un piccolo fanciullo, frignavo, battendo i piedi in terra perché lasciasse ad altri i panni tersi e conducesse me nella soffitta. Lei saliva e stendeva i panni muta Senza guardarmi né rimproverarmi E i bianchissimi panni sfavillanti Frusciando svolazzavano per l’aria. Ormai è tardi, né più rifarei capricci e pianti, solo adesso ne vedo la grandezza. La sua canizie nella volta celeste s’intravede e rischiara il blu del cielo.
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