Benito Sablone è nato a Pianella ( Pescara ) nel 1935. ha esordito nel 1956 con Sangue verde, raccolta di poesie ricavata dagli esercizi di scrittura negli anni ’53, ’54, ’55. Del 1958 è Poesie, edizione di 300 esemplari. Seguirono: Senso della terra ( 1960 ), Gioco della verità ( 1966 ), Epigrafi cristiane ( 1973 ), La ragazza di Bratislava ( 1977 ), L’oro di Bisanzio ( 1978 ), La rosa alessandrina ( 1981 ), La ruota inchiodata ( 1982 ), I sensi sconosciuti ( 1986 ), Ereticali ( 1989 ), Fuochi ( 1991 ), A poco lume ( 1993 ), Poesie terrestri ( 1993 ), Monologhi e silenzi ( 1994 ), Ogni giorno un muro ( 1994 ), L’attesa ( 1996 ), Uomini donne e santi di paese ( 2000 ). Alcuni suoi racconti sono apparsi nel 1992 col titolo di Arcadia, mentre una raccolta di saggi intitolata Specchi ustori è del 1993. Nel 1966, sulla rivista Dimensioni ( anno X, n. 5 ), ha pubblicato Inediti e varianti di Vincenzo Cardarelli che non sfuggono a Gianfranco Contini ( cfr. Esercizi di lettura, Einaudi, 1974, pag. 34 ). Ora si trovano compresi in: Vincenzo Cardarelli, Opere, Mondatori 1981 a cura di Clelia Martignoni. Sulla rivista Oggi e domani ( anno VI, n. 6 ) apparvero le varianti al racconto Astrid. Nel 1987, sulla stessa rivista, apparvero le varianti alle pagine che il poeta ha dedicato a Venezia. Tutti questi documenti, unitamente alle pagine polemiche di Parole all’orecchio e ad alcuni capitoli del Viaggio d’un poeta in Russia si trovano in Specchi ustori ( Tracce, Pescara, 1993 ). Ha ricevuto i premi: Il Ceppo, Flaiano, Frascati, Matacotta. Per una conoscenza più complta cfr. V. Moretti, Il simbolo, il mito e la scrittura dell’utopia - Analisi della poesia di Benito Sablone con testimonianze critiche, Roma, Edizioni dell’Ateneo, 1987. E’ presente nell’antologia a cura di Enzo Bianchi, Poesie di Dio, Einaudi, Torino, 1999.
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