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GIOVANNI OCCHIPINTI

 

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     Nuova appassionata testimonianza di fedeltà alla poesia, Il viaggio dello Sguardo reca già in epigrafe le due parole chiave in cui si racchiude il mondo immaginativo e autobiografico-mitopoietico di Giovanni Occhipinti. Intitolando una sua recentissima autoantologia La veggenza del verso, egli ha inteso parlare di una parola chiamata al farsi al tempo stesso al canto di una totalità infranta e di un’ansia palingenetica. Se da un lato questa parola può risarcire la percezione di una dissonanza facendosi sguardo, dall’altro un utilissimo modernamente disincantato e arcaicamente aperto allo stupore sul mondo compie l’esperienza di un viaggio “dalla caverna / a noi”.
     Quello che è stato definito “romanzo cosmico” non discende, se non per allusioni sfuggenti e talvolta ambigue, alla vicenda privata. Si direbbe che la voce divenga più che mai corale, e che in questo io-noi si compendi la forza di un’autobiografia intellettuale affidata a queste “Allegorie e tesi poetiche”.


                                                                        Antonio Di Silvestro


     Un testo double-face, doppio, con una cornice in versi e una prosa aforistica. Un dittico singolare, che esprime simmetrie e specularità esistenziali pur se in due diverse e complementari aree di scrittura.
     Tutta la raccolta è attraversata da un pensiero filosofico-poetico su cui incombe il peso di una epoche che dura fatica a sciogliere le sue riserve, ma quando ciò avviene sentiamo il conforto dell’intellegibile che può finalmente tematizzare la realtà dell’uomo celata nell’allegoria dello Sguardo, che scruta col proprio sguardo da più prospettive, attraverso più assi prospettici, talune immutabili verità a cui bene o male la vita continua a restare ancorata. Un modo, dunque, di oggettivare il mondo e l’errore del pregiudizio attraverso microcosmi simbolici che si espongono e si aprono alla migrazione del pensiero, sia pure per il tramite di dissonanze cognitive. Ecco: dissonanze cognitive! Come se lo Sguardo enucleasse dalla nebbia e oggettivasse cose e realtà remote, rivelando poteri di verità, malgré lui.


                                                                                        L’Autore

 


In copertina disegno di
Gian Luigi Giovanola

 

 
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