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ALESSANDRA SCIMONE, LAURA MATRAXIA, ROBERTO FONTI, CATERINA ARENA, di FRANCO SPENA

 

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Opera di Caterina Arena

 

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Opera di Laura Matraxia

 

 

 

 

 

ESTRO 3 GENO 1”


Quattro sensibilità diverse, quattro modi di esprimersi, tre donne e un uomo, per una piccola collettiva dal titolo “Estro 3 geno 1” alla libreria Utopia di Caltanissetta, piccolo spazio di esercizio culturale nel quale si alternano mostre, dibattiti, recital, presentazione di libri, letture, concerti.
I quattro artisti sono uniti da un sottile filo di ricerca che accompagna le loro opere sul versante della fotografia, del video, della materia, della tridimensionalità.
Alessandra Scimone, che lavora spesso con la polaroid, è attenta alla composizione, alla fluidità delle immagini che sembrano dilatarsi, a macchia sulla superficie, divenendo quasi ectoplasmi che si sviluppano per sovrapposizioni e trasparenze. Protagonista del suo lavoro sembra essere la luce che determina la comparsa come la scomparsa della definizione della visione.
Laura Matraxia è presente con un video che mette in risalto lo sguardo che sembra agire in uno spazio intermedio tra la fissità dell’osservazione - una costante del dettaglio in primo piano - e il susseguirsi di figure allineate, distanti, quasi un catalogo di simboli esposti che si susseguono  per una selezione o per una scelta che non avviene e che diventa distanza metafisica.
Roberto Fonti, dice Diego Gulizia  nel pieghevole, lavora con “forme chiuse, primordiali, generatori di vita, penetrate nel loro profondo da spire acuminate”. In effetti l’artista sembra condurre una ricerca di tipo spaziale, che opera in  ambiti racchiusi all’interno di spazi definiti entro i quali agiscono riflessi e prolungamenti dello spazio esterno che penetra all’interno con aculei, viti che divengono ulteriore dimensione o compongono delle vibranti e articolate texture e tappeti segnici.
Sul piano del simbolo si muove il lavoro di Caterina Arena, di taglio espressionista nella trattazione della materia e del colore seppure usato nei toni caldi e luminosi. Dalle sue opere traspare un’inquietudine che esaspera le forme sia nella dimensione – vedi il grande occhio dalla pupilla rossa – sia nella esasperazione dell’anatomia che leaccentua  in una tensione quasi surreale.
La mostra, dal titolo “Estro 3 Geno 1”, dopo l’esposizione nei locali di Utopia, Piccola Libreria Indipendente ed è stata trasferita nei locali di Mamamia Club in Vicolo Trabonella 1.

                                                                                         FRANCO SPENA

 

 

 

 
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