COLLOQUIO COI SERVI Parabole
Calogero Bonavia / La pietra
E i savi, che ne sanno del mondo? Insegnano filosofia nei licei e discutono a lungo di cose più grandi di loro. Dio abita una piccola particola che si scioglie sulla lingua, si fa pietra: la Pietra-Cristo, e su essa si poggia ogni stanchezza, ogni tristezza d'uomo. Può sembrare un discorrere da folli. Beati i folli, se la saggezza è un chiacchierar di nulla. Luca Pignato/ La lampada La vita non s'inventa sopra un foglio attorno a una lampada verde messa lì a moltiplicare le ombre. Non s'inventa nemmeno la morte o l'eterno ed è il Nulla la cosa più vera più somigliante al cuore dal quale vorresti fuggire per terre bagnate di sole per primavere vane che ti fingi. La vita non s'inventa: si trascrive - storia remota sogno e sue rovine e la parola s'illude di viaggiare e di rifare il mondo, i suoi colori Vann'Antò / Il pane
Così questa sostanza dura e opaca questo Cristo straziato sarà pane, il pane triste per nutrire i giorni della gioia e del lutto. Il pane che fa crescere i figliuoli alle speranze come a nuovo affanno, figli che partiranno e non potrai piangere il giorno che come spiga, a loro volta spiga, conosceranno macine di morte per farsi pane, pane a loro volta, e ansia disillusa di ritorno. Rosso di San Secondo / Simpatia Non guardare che l'angelo col suo piede di femmina schiaccia la testa al demonio, ché è solo volere di Dio: qui, nella valle del pianto nella nera zolfara senza spade né incanti anche un angelo potrebbe cadere e rimetterci aureola e piume. Andrea Agueci / Il sonno
Ora dormono tutti i carrettieri nell'acquietato brontolio dei carri che solo in sogno vanno, silenziosi. Avvizzite le mani stringono redini vane, di garza, di seta, di nulla... La bestia già sa, tra le stanghe, l'agguato laddove la strada col cielo s'azzurra e confonde: ancora un fascio di fieno, un suo filo, ci tiene legati alla terra. Paolo D'Antoni / Libertà "...Eh, caro amico, la libertà non te la dà nessuno se l'acquisti la paghi a caro prezzo", disse all'incrocio quando ci fermammo per un semaforo rosso. Poi parlò d'altro ma in fondo al suo discorso, dolente, Ella taceva, Libertà bestemmiata sui cantoni, surrogato di un sogno troppo caro. Peppino Garretto / L'esilio D'esilio ritorna memoria paesi stranieri ed incontri: - l'ebreo divoratore di zucchero, un morto con le scarpe in Argentina. La disperata nostalgia, la sera, le lagrime ingoiate nel silenzio la mente volta alla casa lontana forse perduta... Valeva davvero la pena per un garofano rosso che qualcuno gettò poi nel fango? Corrado Curcio / L'ulivo
Ti risorprendo ai piedi di un ulivo ora che è notte e volgi verso il sole anche tu le radici e ignori stelle, soli, fili d'erba posti a segnare i limiti del mare. L'altro poeta/ Non abita qui Un giorno ti cercano per via di qualcosa riscontrata su vecchi giornali o per discorsi tra ubriachi nostalgici di vecchie letture. - Non abita qui. Quinto o sesto di una comitiva dispersa giocò con parole e con rime. - Non abita qui. Quinto o sesto tra cotanta dissennatezza se ne andò sulla scia di un motivo cantabile, forse distico a rima baciata taciuto per eccesso di pudore quando s'accorse che cuore più non rimava con niente.
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