GIORGIO MANNACIO a UGO ENTITA', in litteris frater |
a Ugo Entità , in litteris frater
LA COSTRUZIONE DEL MONDO
Cantò, alla fine, per quelli che non ricordano ciò che resta della città, dopo il diluvio . Rifiuti ammassati , raccolti a rifugio di nuovi rapaci, di sempre verdi e sepolte radici. Nella memoria e nella previsione di antica e sempre nuova guerra diceva: ma qui ci vuole un po’ di cartapesta per fingere la terra da sempre arata e un libro robusto a sostenere il peso del monte gelato la notte della cometa. Dipingeremo sul fondale alberi d’alto fusto per il popolo alato e un cielo carta da zucchero e, per le stelle, interstizi. E’ leggero il libro di poesia che regge il ponte per l’ospite straniero distratto da quegli angeli sul rapinoso torrente che guardano a valle e additano con le mani di pietra , dall’altra parte, una sorgente. Ci stava di fronte un universo immobile ma denso di meraviglia e fuori brillavano alte luci che pensavamo mai destinate a morire. Eravamo indecisi se collocare un sole sopra tutta la scena oppure lasciare che provvisorio scendesse su questo mondo di carta chiarore di purgatorio.
LE FLANEUR I. E qui lo colse un’angoscia leggera simile all’allegria che seguirà la fine del mondo. Perché si biforcava la via ed era rimesso al caso ogni futuro evento. A destra il mormorio d’acqua non vista ( o, tra le foglie, vento ) A sinistra il richiamo di un migratore( beffardo ) Dicono che sia eterna questa città, ma certamente è un azzardo.
II Tra suono e suono tra cibo e cibo ( due mucchi di biada ) si sente l’asino di Buridano. Quale sarà la strada più conveniente o comoda da imboccare ? L’eguale esito può consigliare una cosmica indifferenza eppure nello scegliere scarpe e cravatta decide con vera sapienza.
III
In Via delle Coppelle un dio velato gli fa cenno di entrare per interposta persona Sulla pietra il suo passo risuona nell’eco di un altro tempo e un altro spazio. Tra il fumo dell’incenso galleggia un bisbiglio senza benevolenza di cui vorrebbe cogliere il senso per escludere, almeno, in quest’ora giallo-ocra dei malumori che nella predicata totalità si annidi la radice invincibile dei sempiterni orrori e dell’eterna malvagità.
IV.
Va avanti, torna indietro e si ritrova davanti all’anonimo specchio di una stanza di albergo. Adesso neppure un dito traballante ed alcolico gli fa più usbergo anzi accresce sua malcelata fragilità perché guardandone i movimenti si chiede quale sia e se esiste una sua stabile identità. La mente cambia in un attimo : è il cuore a seguirla o viceversa? La tentazione cela trame semplici, inaspettate , invincibili Il pentimento ne prende atto e svela ripetizioni per il futuro che è già vicino e nel quale inciamperà di sicuro, ironico e rassegnato, quasi fosse lo spigolo del comodino.
V. Non c’è scampo, evasione fuori del movimento senza memoria degli atomi Ogni notizia è un frammento di morte. Come dimenticare , almeno per cortesia, i miei fratelli annegati bruciati sgozzati subito esorcizzati nella lingua della città: camminiamo nel fuoco dal primo giorno del mondo e lo spegniamo nell’amaro sangue che nessuno trasforma in dolce vino. Potrebbe essere questo il giorno del giudizio ( non è diverso dagli altri ). Aspettando la grazia si adagia e si addormenta sul cuscino. ( 2006-2007 )
Giorgio Mannacio è nato nel 1932 in Calabria e, salvo un breve periodo della primissima giovinezza, ha sempre vissuto a Milano dove ha esercitato fino al 2003 la professione di giudice. Ha esordito con due epigrammi su Il Verri, nella rubrica Diario minimo curata da Umberto Eco. Successivamente sue poesie sono uscite in varie riviste : L’Almanacco dello Specchio di Mondatori ( 1977 ), Alfabeta 1986 ), Lunarionuovo ( 1989 ) e Il Monte Analogo ( 2007 ) . Suoi saggi teorici sulla poesia sono stati pubblicati su Molloy ( 1989,1990 e 1993 ) , un suo breve saggio su un sonetto di Belli su La Sicilia ( 2 giugno 1988 ) Raccolte di poesie: Comete e altri animali ( Sabatelli, Savona 1987 con introduzione di Vico Faggi ) ; Preparativi contro tempi migliori ( Aleph Torino 1993 con introduzione di Giovanni Testori ) ; Fragmenta mundi ( Edizioni del Leone , Spinea - Venezia 1998 ) e Visita agli antenati ( Philobiblo Bordighera 2006 con prefazione di Arturo Schwarz ). Ha pubblicato anche una raccolta di versi satirico- grotteschi dal titolo Storia di William Pera ( Campanotto, Pasian di Prato 1995 )
|
< Prec. | Pros. > |
---|