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ALESSANDRO CARRERA - LA STELLA DEL MATTINO E DELLA SERA

 

 

ALESSANDRO CARRERA - LA STELLA DEL MATTINO E DELLA SERA - IL FILO EDIZIONI pag. 130 euro 13,00 


I edizione ottobre 2006 - stampato da  Digital Print Srl, Segrate (Milano) 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ALESSANDRO CARRERA

“Ogni volta che leggo la poesia e la prosa di Alessandro Carrera, non importa se un saggio filosofico, un racconto o un poema, provo la medesima, indefinibile impressione: qualcosa di straniante che insieme mi concerne; come guardarsi in quegli specchi concavi e convessi che fanno morire di risa al lunapark e insieme inquietano l’osservatore…Vi è una luce fredda e ultramondana che illumina la scrittura di Carrera, ma silenzioso, anche, come un testimone muto, vi è il senso di una infinita nostalgia. Nostalgia di che cosa? Ecco, appunto, l’abbiamo dimenticato…”  

Carlo Sini


Come ha scritto Octavio Paz in Pietra di Sole, “Il pianeta Venere appare come Stella del Mattino e come Stella della Sera.
Questa dualità, Lucifero e Vespero, non ha mai smesso di impressionare gli uomini…”. E’ proprio su questa dualità di alba e tramonto, buio e luce, tempo e istante, ma anche sull’essenziale unità che soggiace a ogni dualismo, che questo libro si interroga. La prima parte si rivolge ai miti mediterranei per attingere da loro l’antica forza epica della poesia. Ma nella seconda parte, dove si allude alla caduta del Muro, all’11 settembre e alle migrazioni che stanno sconvolgendo le culture, i miti rifiutano di salvare la poesia dal precipizio della storia, La stella del mattino e della sera conclude una trilogia iniziata con La sposa perfetta (1997) e continuata con L’amore del secolo (2000).


Alessandro Carrera vive tra gli USA e l’Italia e attualmente dirige il programma di studi italiani alla University of Houston, in Texas.
Negli ultimi anni ha pubblicato Il dovere della felicità (con Filippo La Porta, Baldini & Castoldi, 2000),        La voce di Bob Dylan. Una spiegazione dell’America (Feltrinelli, 2001), il romanzo breve La vita meravigliosa dei laureati in lettere (Sellerio, 2002), il saggio Lo spazio materno dell’ispirazione. Agostino, Blanchot, Celan, Zanzotto (Cadmo, 2004) e l’antologia “La luce migliore. Poeti americani in Italia” (con Thomas J. Simpson, Medusa, 2006). Per Feltrinelli ha tradotto l’autobiografia e le canzoni di Bob Dylan (2005 e 2006). Per le edizioni Il Filo ha pubblicato I poeti sono impossibili. Come fare il poeta senza diventare insopportabile (2005).


 


ALESSANDRO CARRERA - FOTO SCATTATA DA UGO ENTITA' - ARCHIVIO IPPOCRENE - proprieta' riservata