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ANNA TORRE

 

 

 E delle cose non esiste misura

I

Sedute
Attendiamo
in un tempo sospeso
senza il ticchettio dell’orologio
a confortare,,
a corrompere l’umore
ad ingannarci
vile ed affettuoso
a simulare che son passati
Minuti ed ore
incolonnati l’uno dietro l’altro
netti e divisi
interi e separati

Noi abbiamo appreso
che nulla è immacolato

I secoli sono in un giorno
Sei nato e morto ogni momento
e delle cose non esiste misura

II

Scelgo la solitudine
per il peccato della vita
per non simulare esistenza

Ti dico addio
riprendo le mie ali
che non hai saputo usare
che non avevi mai visto
prestate per il tuo inutile volo
durato appena un istante
che non conosceva le montagne
che zoppicava ogni momento verso il suolo
che chiedeva aiuto all’aria e non imparava il movimento

Hai abbracciato la paura
unica certezza del mondo
Sicurezza che solo l’abitudine concede
Mi hai chiesto di attendere nella tua stanza senza cielo
senza alberi senza tempo senza cammino senza terra

Non mi hanno saziato le carezze
mi hanno assetato i tuoi: ti amo
che non viaggiavano nello spazio
che non mutavano mai che non mutavi mai
che non invecchiavano mai
che mi cementavano al pavimento
Voglio rughe sul viso e un corpo che cresce
È una responsabilità essere liberi
È una fatica essere liberi
È duro essere liberi
È una scuola essere liberi
È una scelta essere liberi

Consapevolezza della scelta per non vendersi al caso
Disimparare la schiavitù
a cui siamo allenati da quando nasciamo
disimpararla per una vita
che impegno che fatica che solitudine
LA LIBERTA’