LA CAPITALE
In questa città Ha scarpe lucide La gente Cravatte penzolanti Sguardi ottusi e innocenti Sorrisi esplosi Per banalità apparenti Poi Ritornano al silenzio Come se una mano invisibile Li ammonisse Non ci sono belle donne E tra gli alberi Solo passeri grigi Ed irrequieti Scoiattoli.
Washington DC – 17 Maggio 1999
ADAM’S ORGAN
La taverna Mischia gli uomini Come carte da gioco E le note musicali Stelle filanti
Tutto è un tavolo Notturno Nel fiume dell’alcol E le freccie drogate Mentre la solitudine È una libertà Effimera E il sogno Un barattolo Vuoto.
Washington DC 17 Maggio 1999
KERKIRA
Qui Ogni cosa È in pace E il cielo accoglie L’alito giornaliero Delle nostre fatiche
Nell’armonia Tutto si dissolve E lieti odoriamo Il cipresso E il mare.
Corfù 3 Agosto 1999
CORFU’
Stridono le rondini Sui tetti di Corfù E le taverne Senza tempo negli occhi Sono colme di Uomini annoiati
Sono fuggito Tra porticati bianchi E prolissi mercanti Poi Un piccolo Hermès Mi ha ridato un sorriso Da portare in segreto Come un sogno Proibito.
Corfù 9 Agosto 1999
WIEN
Ogni violino è rotto Sotto Natale E tutto si muove Dentro la biancheria Intima Dell’Opera Nostalgica di ardori Dove il niente Stride Negli occhi solitari Di donne Il vago trasgredire Di un seno Aperto più in là Sopra il fiume Che sembra dire Dove sei? Dove sarai ancora.
Vienna 7 Dicembre 1999
CASINO HOLLYWOOD
Dee della carne E’ Eterno il vizio Tra muscoli di ghiaccio Nella città di Pietro
Non ci sono io Non ci sei tu Notte di fiume Che dividi Il respiro della luna Con il mio
Sangue notturno Sopra noi Nessuno sbatterà le ringhiere Nè il pianto della gioia Scrollerà la polvere d’oro Dei velluti e del silenzio
Dirada la nebbia Dentro questa città Piena d’orologi E le prime lacrime del cielo Formano fanciulle Da sposare Dentro un bicchiere colmo Di nord e gelo Mai mature E sempre da baciare Nel caldo Incedere dei passi Sempre grandi Nel tempo Da venire.
Prospettiva Nievkij S. Pietroburgo 16 Aprile 2000
SARDEGNA
L’alto sentiero del mare Accosta il suo respiro Al mio Notturno naufrago Di parole e sussurri Nient’altro Che torri di silenzio E sale
Is Molas 9 giugno 2000
FADO
Canta il fiume Sui piedi degli uomini In partenza E donne nude Preparano già La nostalgia futura Con le mani al vento Li guardano sparire
Parlano Chiedono Aspettano Hanno visioni di mare E mostri da bruciare Nei forni dell’Alfama Affinchè il Dio Possa scendere dalle quinte del cielo E dare voce A chi lontano non Potrà tornare
Fado Allora E sorella chitarra E grido di gomena E rotta improvvisa E ricordo E pianto.
Lisbona 17 Gennaio 2001
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