Gli studi qui riuniti riguardano tutti episodi trascurati, o poco conosciuti, dello scavo di Ungaretti nella tradizione: la scoperta delle Laudi di Jacopone da Todi, la riscrittura della poesia di Blake, il doppiofondo mitico di Croazia segreta. Ma essi riguardano anche ( e in relazione con l’appena detto ) il tentativo ungarettiano di proiettarsi, sulle ali della memoria, in un futuro «innocente».
    Desidero ringraziare la prof.ssa Elena Landoni per le puntualizzazioni preziose sul linguaggio delle Laudi, Ariodante Marianni e Mario Diacono per avermi introdotto all’officina delle Visioni di Blake. Un doveroso grazie pure ad Antonio Di Silvestro, Santo Di Stefano, Giovanni Occhipinti, Marina Paino, Emanuele Schembari e Dario Tomasello per la sopportazione o l’entusiasmo dimostratimi durante la stesura di tutto il lavoro.
    La massima gratitudine va al mio maestro prof. Giuseppe Savoca, senza il cui fervido incoraggiamento questo libro non sarebbe venuto alla luce.

Andrea Guastella

    Nota. In forma più o meno diversa, la prima parte del volume è stata originariamente pubblicata presso la rivista «Otto/novecento»; un sunto della seconda è stato invece letto come contributo al Seminario internazionale di studi Giuseppe Ungaretti – in memoria, Roma, «La Sapienza», 1 giugno 2000; il terzo capitolo è inedito.