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UGO ENTITA' - AL POETA ALDO GERBINO

 

 

FUTURO IMPURO                        al Poeta Aldo Gerbino

  

Mi cibo del silenzio dei bachi

E del lombrico

Il cui moto non muove l’aria aprica

Né fa vibrare il timpano vibratile

Non smuove la catena ossiculare

E non eccita il nervo mio protervo

Dell’udito

E fa pensare. Attiva la corteccia cerebrale,

Le aree associative

Più attive, l’area di Broca e Wernik

Della lingua parlata (e taccio)

Della lingua trascritta e scrivo

Finalmente vivo, battendo i tasti

E componendo testi non solo dell’udibile

Ma anche del reale percepito dai sensi

Altri, dell’irreale della fantasia,

Dell’immaginazione che paventa

E m’inventa d’essere baco e filare il mio bozzolo

Restare nel silenzio degli insetti

Attivi nel silenzio

Inetti di parola e scrittura nella loro

Natura pura. Fra bilioni di malanni

E di anni,

Estinto l’uomo, spinto a ciò per natura

Impura o per proprio volere andare

Via, gli insetti evoluti, divenuti perfetti,

Scriveranno benevoli in eclettico insettico

Anche (forse) di te.

   

Ugo Entità

 

Caltanissetta                       14 05 2005  ore 9,30

 

 
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