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ANNA MARIA FARABBI

 

 

Mi rovescia al muro questo invisibile vento questo
inferno di primavera nella testa questo
mulinello di polvere incendiaria che innesca la carie
nella radice del nervo
sento
gli spari che hanno bucato gli uccelli e i bambini di Gaza
a bocconi sui sassi
con le stelle filanti appese sulla croce degli occhi sento
i picconi dei minatori poeti nel buio grezzo di una cartaminiera
tra la vena la frana le scariche di singhiozzi dentro la tempia sento
i treni clandestini di profughi sfregare la crosta diretti al mare
sfiatati affannati sulla riva del mare
mentre la luce colata nell’orizzonte
e i gridi strinati dei gabbiani

da battito cardiaco presto con fuoco 1992-1993 inedito


Traduccion de Gladys Basagoitia Dozza

Me vuelca contra el muro este invisible viento este
infierno de primavera esta cabeza este
remolino de polvo incendiario que provoca la caries
en la raíz del nervio
escucho
los disparos que han perforado a los pájaros y a los niños de Gaza
bocabajo en las piedras
con las estrellas fugaces colgadas en la cruz de los ojos escucho
los picos de los minerospoetas en la oscuridad bruta de un
                                                                                   papelmina
entre la vena y la ruina la descarga de sollozos
                                                                     dentro de las sienes escucho
los trenes clandestinos de prófugos refregar la corteza dirigidos
                                                                             al mar
jadeantes angustiados bocabajo en la orilla del mar
mientras la luz filtrada en el horizonte
y los gritos secos de las gaviotas

 

 

 

 

 

 


GIALLO

Io so nbotto giallo ntol cervello tsitto
Dla soletudine. L’epo de lujo
che coce.
Lmiele.

So lmiele che nengue
Drent’a la trippa dla notte:
ogne d’oro
lvento.
 
Da Adlujè, Il Ponte del sale, 2003

GIALLO

Io sono un’esplosione gialla nel cervello muto
della soletudine. L’ape di luglio
che scotta.
Il miele.

Sono il miele che nevica
dentro la pancia della notte
ungendo di oro
il vento.


Yellow

I am a white burst in the mute brain
of solitude. The burning
July bee.

I am the honey that snows
inside the belly of night:
it spreads gold
on the wind.

Traduzione  di Luigi Bonaffini

 

 

 

 

 

 

Schweigend. Die Kehle im Dunkeln. Meine Zunge
ist ein Dorf: zwischen einer Furche und der n.chsten
schlafen alle. In sonnendurchfluteter Einsamkeit.
Das Wort kommt nicht. Doch das hat keine Not. Es schl.ft.
Ich nehme das Glas in die Hand
w.hrend ich das Blut vom Herzen kommen h.re
dahin wohin es geht
und die Lungen der Glasbl.ser
wie sie in kurzem Augenblick den Wind erwecken.
Ihn in ein Rohr pusten. Mich zu lehren
im Glas die unmenschliche Durchsichtigkeit des Glases
und sie mir anbietend damit
ich durch sie hindurch
trinke.
Ich trinke auf das Runde
einer Beere.
Das Sein mit den anderen
in einer Form. Die Traube. Die fl.ssige Substanz
duftend. Die endg.ltige Bestimmung des Kamms, die Trauben zu rau-
fen.
Das Antlitz meiner Liebe schl.ft. Er kommt nicht. Doch das hat keine
Not.
Ich trinke auf seinen K.rper. Auf die Einzigartigkeit seines Namens.
Tr.ume er was er mag.
Nehme er auch den Sommer von wem er will
w.hrend meine sonnengetr.nkte Einsamkeit trinkt
zu trinkendes Gold.
trinkbares Gold.

Traduzione di Frank Merkel Bertoldi

 

 

In silenzio. Ho la gola al buio. La mia lingua
è un paese: tra una papilla e l’altra
tutti dormono. In soletudine.
La parola non viene. Non ha necessità. Ha sonno.
Prendo il bicchiere in mano
mentre sento il sangue dal cuore
dove va
e i polmoni dei soffiatori di vetro
creare in un atto il vento.
Spingerlo in una cannula. Insegnarmi
con il vento la trasparenza inumana del vetro
e offrirmela affinché
attraverso
io beva.
Brindo la rotondità
di un acino.
L’essere con gli altri
in una forma. Il grappolo. La sostanza liquefabile
odorosa. L’essenzialità finale del raspo.
La faccia del mio amore dorme. Non viene. Non ha necessità.
Brindo al suo corpo. All’unicità del suo nome.
Sogni quello che vuole.
Prenda pure l’estate da chi vuole
mentre la mia soletudine beve
oro potabile.


Da La magnifica bestia, di recente pubblicazione da Travenbooks

 

 

 

anna maria farabbi

Per poesia:
Fioritura notturna del tuorlo, Tracce,1996
Il Segno della Femmina, Lietocolle, 2000  con cd
Adlujè, Rovigo, Il ponte del sale, 2003
Kite, portfolio di 9 opere grafiche di Stefano Bicini su mie poesie, Studio Calcografico Urbino,2005
Segni, con opere grafiche di Stefano Bicini, Pescara, Studio Calcografico Urbino, 2007
La magnifica bestia, Travenbooks,  2007

Per prosa:
Nudità della solitudine regale, Zane Editrice, 2000
La tela di Penelope, Lietocolle, 2003

Per saggistica con traduzioni:
Le alfabetiche cromie di Kate Chopin, Lietocolle, 2003  (monografia su Kate Chopin)
Un paio di calze di seta, Sellerio, 2004                            (raccolta di  racconti di Kate Chopin)
Il lussuoso arazzo di Madame d’Aulnoy, Travenbooks, in uscita  2007/2008

Monografia sull’ opera:
Francesco Roat, L’ape di luglio che scotta, anna maria farabbi poeta, Lietocolle, 2005

 

 
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