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L'ARTE POPOLARE SICILIANA


REGIONE SICILIANA
Assessorato Beni Culturali Ambientali e Pubblica Istruzione
Dipartimento  Beni Culturali  Ambientali ed Educazione Permanente
GALLERIA REGIONALE DI PALAZZO BELLOMO
COMUNICATO STAMPA  L'ARTE POPOLARE SICILIANA LA TRADIZIONE COME FONTE DEL CONTEMPORANEO
San Pietroburgo Museo Etnografico Russo17 Ottobre / 2 Novembre 2008

La Galleria Regionale di Palazzo Bellomo inaugura venerdì 17 ottobre alle ore 16.00 presso il Museo Etnografico di S. Pietroburgo la mostra L’arte popolare siciliana. La tradizione come fonte del contemporaneo aperta fino al 2 novembre 2008.
Finanziata dalla Comunità Europea con fondi POR SICILIA 2000/2006 destinati all’internazionalizzazione della cultura dell’Isola, l’iniziativa è frutto della collaborazione con il Museo Russo e si avvale del Patrocinio dell’Istituto Italiano di Cultura di S. Pietroburgo. Con la mostra si conclude il progetto Sicilia Ponte per l’Europa, ideato dalla Galleria di Palazzo Bellomo con l’intento di esaltare la capacità dell’isola di veicolare stimoli e riflessioni tra passato e presente superando le distanze geografiche. Al centro del progetto, trait d’union tra terre e tempi diversi, la figura della donna autonomo soggetto artistico protagonista dei tre eventi siracusani del percorso: il Convegno Arte al femminile dalle avanguardie alla contemporaneità e le due mostre Le avanguardie femminili in Italia e in Russia, 1910-1940 e Da oggetto estetico a soggetto artistico. L’identità rivelata della donna nell’arte contemporanea.Coprotagonista dell’evento di S. Pietroburgo, presentato in questo volume, ancora l’arte declinata al femminile. Dieci artiste italiane della contemporaneità, diverse per formazione e linguaggi, dialogano nelle sale del Museo Etnografico con alcune espressioni di artigianato popolare tra le più rappresentative della Sicilia, i vasi e i presepi dei maestri di Caltagirone attivi tra XVII e XIX secolo. A determinare la scelta il desiderio di creare un legame-confronto con le pittrici dell’avanguardia russa, che non mancarono di sperimentare il loro linguaggio innovativo anche in rapporto con l’arte bizantina e con l’artigianato della loro terra. Le opere in mostra manifestano i risultati della “contaminazione” che ha permeato il “fare” delle artiste di oggi, e ci consegnano un prodotto creativo che si ispira liberamente all’arte popolare siciliana per tramutarne segni e colori in immagini, suggestioni e forme del contemporaneo. All’interno di un percorso che intervalla oggetti ceramici a opere pittoriche o scultoree, vasi, fiaschi, bottiglie dalla decorazione fitomorfa e dalla morfologia antropomorfa si trasformano in abito scultoreo, in video dove i riferimenti visivi e formali alle decorazioni siciliane si esprimono nella continua metamorfosi del micro e macrocosmo, in pitture di paesaggi e di divinità, in installazioni in cui la cultura classica si relaziona con quella popolare per raccontare, attraverso nuove espressività, la storia millenaria di una terra e del suo popolo. Ceramiche e figure da presepe intendono, comunque, documentare la maestria di una bottega che dal medioevo fino agli ultimi decenni dell’Ottocento ha mantenuto una linea di produzione celebrativa sia della funzione quotidiana sia della linea artistica. Albarello, brocchetta, fiasca, orciolo, sono termini che rimandano alla tradizione etnoantropologica: visitando la mostra sarà quindi possibile associare il suono della parola al segno e alla forma. Si intende così far emergere la ricchezza dell’inventiva e la progettualità di questa “arte minore”, lo scambio tra artigianato e arti visive, il dialogo tra creatività antropologica e reinterpretazione contemporanea al femminile.Affiancando la diretta visione delle opere, il catalogo, realizzato con la consulenza scientifica di Ornella Fazzina e Michele Romano, alimenta il dibattito sul ruolo della donna nella società e nell’arte attraverso i saggi critici di Emanuela De Cecco e Simone Zimmermann Kuoni che, presentati in occasione del Convegno  Arte al femminile. Dalle avanguardie alla contemporaneità, indirizzano a una ampia prospettiva storica e antropologica della tematica offrendo stimolanti spunti di riflessione esegetica. L’interesse dei risultati dà prova concreta dell’essere riusciti a creare un vero ponte di collegamento tra passato e presente, un dialogo tra sensibilità che supera le barriere spazio-temporali per offrirsi a nuove letture attraverso la lente della Storia. Le opere contemporanee in mostra sono delle artiste: Mathelda Balatresi, Benedetta Bonichi, Claudia Cervo, Barbara Duran, Paola Gandolfi, Anna Guillot, Rossella Leone, Lela Pupillo, Chiara Rapaccini, Valeria Scuteri
Catalogo: Fondazione A. Mazzotta – Milano

Conferenza stampa: 17 ottobre ore 14.00
Inaugurazione mostra: 17 ottobre ore 16,00
Orario:  10.00 / 18.00  (chiuso il Lunedì e ogni ultimo Venerdì del mese)
Indirizzo: Museo Etnografico Russo - S. Pietroburgo, 4/1 via Isnzhenernaya  
Trasporti:  stazioni della metropolitana “Nevskiy prospect” e “Gostiny Dvor”

Per informazioni/Ufficio stampa
Ufficio Relazioni con il Pubblico: Galleria Regionale di Palazzo Bellomo, via Capodieci 14/16 - 96100 Siracusa
Tel. 0931.69511/ fax 0931/69529
Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo www.ethnomuseum.ruwww.regione.sicilia.it/beniculturali/palazzobellomo       
La mostra è realizzata grazie al finanziamento POR SICILIA 2000/2006  
Asse VI Sottomisura 6.06.C Codice Progetto n. 1999. IT. 16.1. PO. 011/  6.06. c89. 3.13/ 0039

F.TO Il Direttore della Galleria 
    (Arch. Luigi Messina)

 
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