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SALVO CARUSO - TESTO DI ANDREA GUASTELLA

 

Da maneggiare con cura


“Il disegno è la sincerità nell’arte. Non ci sono possibilità di imbrogliare. O è bello o è brutto”. Nel caso in cui qualche bontempone provasse a smentire l’aforisma di Dalì, i disegni di Salvo Caruso soccorrerebbero all’istante le parole del maestro. Sono infatti disegni di qualità altissima dove, contrariamente a quanto avviene in certa figurazione iperrealista che sembra fare il verso alla fotografia, il disegno non si sforza di soggiogare la luce, ne è pervaso. La luce, poi, anziché limitarsi alla definizione dei volumi e degli effetti di atmosfera, percorre la superficie delle tavole come pura vibrazione. Caruso ama la realtà che lo circonda, e da essa è ricambiato con l’offrirsi al suo pennello senza veli, in integrale nudità. Naturale, perciò, che gli oggetti messi a fuoco campeggino su un reticolo prospettico talora esibito che, precisandone le forme, ne certifica la fedeltà al reale. Una fedeltà illusoria? A giudicare dalla compostezza di certi lavori, dove la sabbia del pastello è coagulata da correnti di olio fuso, sembrerebbe di sì. Ma basta guardare un po’ più a fondo per accorgersi che l’artista non mira all’impressione, mira all’anima. E l’anima è un cristallo delicato, da maneggiare con cura. 

Andrea Guastella

 

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Controluce, olio su tela, cm 120x100, 2004

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E intorno accade il mondo, olio e pastello su cartoncino, cm 70x100, 2006

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Pianta originaria, tecnica mista su cartone, cm 98x95, 2003

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SCD 104, grafite su cartoncino, cm 100x70, 2005

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SCD 152, grafite su cartoncino, cm 70x70, 2006


 
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