spacer.png, 0 kB
spacer.png, 0 kB

Lorenzo Viviano

ART MODE - Tecnica OLIO - cm. 60 x 80.jpg
Gluckskauf - tecnica mista cm.30 x 30.jpg
LORENZO  VIVIANO 001-Concetto spaziale - olio - cm. 80 x 100 - collezione p. - Palermo.jpg
LORENZO  VIVIANO 002- Composizione - China - 1967.jpg
LORENZO  VIVIANO 003.jpg
LORENZO  VIVIANO 004- Composizione - 1965.jpg
LORENZO  VIVIANO 005- Composizione n. 270 - cm. 60x70 - 1965.jpg
LORENZO  VIVIANO, tecnica mista, composizione n. 7.jpg
LORENZO  VIVIANO, tecnica mista, composizione n. 8.jpg
LORENZO  VIVIANO--.jpg
LORENZO  VIVIANO-olio - cm. 60x70 - collezione privata - Palermo.jpg
LORENZO  VIVIANO.jpg
LORENZO VIVIANO, TECNICA MISTA, COMPOSIZIONE N.14.JPG
LORENZO VIVIANO, olio, composizione n. 10.JPG
LORENZO VIVIANO, olio, composizione spaziale.JPG
LORENZO VIVIANO, tecnica mista , composizione n. 12.JPG
LORENZO VIVIANO, tecnica mista 18.JPG
LORENZO VIVIANO, tecnica mista, composizione n. 11.JPG
LORENZO VIVIANO, tecnica mista, composizione n. 13.JPG
LORENZO VIVIANO, tecnica mista, composizione n.12.JPG
LORENZO VIVIANO, tecnica mista, composizione n.16.JPG
LORENZO VIVIANO, tecnica mista,, composizione n. 15.JPG
 

Lorenzo Viviano è nato a San Cataldo (Caltanissetta) il 29 febbraio 1932. Ha frequentato presso l’Istituto di Belle Arti di Urbino il corso di litografia sotto la guida del Maestro Carlo Ceci.


Ha partecipato a numerose mostre personali e collettive tra le quali citiamo: Mostra Nazionale, Trieste 1965; VII Mostra Pittori Italiani, Bologna 1965; Mostra Internazionale, Palazzo delle Esposizioni, San Remo 1966; Mostra Nazionale Castello Boncompagni Vignola 1966; Mostra Nazionale di Pittura e Sscultura, Istituto Europeo di Storia dell’Arte, Milano 1967; Kollektivausstellung 40 italienischer Maler in München, Monaco di Baviera 1967; 4ème Exposition d’Autome Fontaney Le Fleuri 1967; Premio Internazionale, Monaco di Baviera 1967; Artistes Italiennes à Paris 1967; Mostra Nazionale “Italia Bianco e Nero”, Arezzo 1968; Biennale delel Regioni, Ancona 1968; Proposta Culturale, Napoli 1968; Premio Città del Sole al Palazzo delle Esposizioni, Roma 1968; Premio Amedeo Modigliani, Boscoreale 1968; Mostra Strenna alla Galleria Sicilia Arte, Catania 1969; 5° Salon Blèsois des Beaux Artes Blois 1971; Italienske Kulturinstitut, Copenaghen 1971; Grafica all’Accademia di Romania, Roma 1972; Pittori Siciliani alla Galleria Sicilia ’72, Palermo 1973; Premio Internazionale di Pittura, Bagheria 1973; 112° Salon de Versailles 1973; 2° Salon des Artes dual d’Olise Cergy, Pontoise 1973; Expo Arte Bari 1977; Arte Expo West, Los Angeles Convertoin Center 1980; Mostra Internazionale “Padre Kolbe”. Dal 1983 al 1994 ha partecipato ad altre rassegne in Italia e all’estero.


Sulla sua pittura hanno scritto: Alfredo Entità, Leone Minassian, Mario Sertoli, Achille Lombini, Riccardo Campanella, Gabriele Mandel, Enrico Buda, Szegeni Laszslo, Mario Bugatti, Paolo Rizzi, Libero Love, Giorgio Ruggeri, Gino Cannici, Ines Barducci, Vincent Manuelle, Franco Solmi, Vito Librando, Giuseppe Servello, Albano Rossi, Massimo Caporlingua, Renée Cervalho, Antonio Corsaro, Giuliano Consoli, Nicolò D’Alessandro, Giuseppe Testa, Franco Spena, Marisa Marchese, Bernardino Giuliana, Henry Héaurut, Aldo Gerbino.


Opera all’interno di un processo espressivo variamente articolato e conseguentemente complesso in cui i termini della realtà vengono  in un certo senso tradotti con fantasia, attuando una sorta di tessuto di accordi cromatici e di forme. Sappiamo che spazio, forma, luce e colori sono categorie comunemente adoperate nella moderna linea analitica delle arti figurative. Ebbene nella lettura della più recente produzione pittorica di Lorenzo Viviano, queste cosiddette unità di misura si pongono in termini diversi, venendosi ad intrecciare fino a costituire un insolito tessuto organico.
E’ stato di recente affermato che egli “sente il senso di una ricerca che tiene presente la storia e la cultura del tempo: luci, immagini, strutture e frammenti di realtà globalmente percepiti ed assimilati in una magica visione d’insieme.”


Ogni sua opera è come una struttura avente una sua organicità pronta a scaturire da un contesto che si affida alla valenza dei colori, in una commistione organica di astrazione e di un certo gusto pop, per cui è agevole rinvenire alla radice di questa astrazione progettuale una sintesi tra elementi apparentemente distanti, ma in realtà congenialmente vicini.


Molti anni fa Alfredo Entità ebbe a sottolineare alcuni degli aspetti emergenti della sua produzione, evidenziando “certe sue generose effervescenze luministiche”, per cui la realtà veniva “trascesa e ricreata, sostanziata di interiore bellezza evocatrice di sentimenti repressi”. In tal modo veniva fuori “un mondo irreale, iridato di evanescenze e di aeree vaporosità, tutto un fluido comporsi di luci e di colori generati da energie e da moti in incessante evoluzione e rivoluzione, tali da invertire e capovolgere le “rotte” visive e le componenti di qualunque repertorio compositivo antico e recente”. Lo stesso studioso ebbe ad affermare che nel caso di Viviano si poteva parlare di espressione in assoluto, come di un rinnovamento organico e funzionale del far pittura. Oggi si ha modo di cogliere i segni e i caratteri di quella che è stata definita “visionarietà metropolitana”, quasi che le forme percepibili stessero per assumere una funzionalità diversa, predisponendosi a diventare “scrittura di una maniera di vivere”, simboli irrelati di una diversa concezione dell’arte sul sentiero ancora in un certo senso inesplorato di un linguaggio che vuol comporre inedite parole attraverso la coinvolgente energia del colore.
La tavolozza ha quindi note ben scelte e piuttosto varie, generalmente sulle tonalità medie ed alte, con degli accordi vibratili, sempre caratteristici per novità, intensità e gusto.
Gli accordi timbrici sembrano sottendere e quasi adombrare un tessuto poetico vagamente intimista, e quasi restio ad una prima lettura. Ma superando il lieve diaframma, coglieremo un senso anche di inquietudine e di ansia che si collega alla tematica esistenziale contemporanea, come motivo dominante.

 

 
< Prec.   Pros. >
spacer.png, 0 kB
spacer.png, 0 kB
 
Web Design by Ugo Entità & Antonella Ballacchino - Web Master by Miky
download joomla cms download joomla themes