spacer.png, 0 kB
spacer.png, 0 kB
FRANCO SPENA

 


CHE TEMPO FA OGGI


Che tempo fa, oggi.
Sicuramente bene
se in fondo al tuo cuore
tutto passa liscio come l’olio.
Che piova o faccia bel tempo
il discorso scorre comunque
dai lavori di primo mattino
alla spesa da fare
(il computer mi dice alla cortese attenzione)
progettare il pranzo
e certo, andare in spiaggia.
Nella borsa c’è tutto,
anche il bagnoschiuma e il doposole.
Chissà come sarà l’acqua.
Sarà sicuramente calda
A quello che vedo
c’è tanta gente che sta
facendo il bagno.
Oddio, quelli dell’ombrellone accanto
sono già lì, non ne posso più
di sentire i loro fatti privati.
Credono che mi interessi sentirli raccontare.
Mi interessa di più quella
col filo interdentale tra le chiappe
unta come un pesce all’olio
ma non parla mai
dietro i suoi occhiali da sole.

 

CHISSA’ SE BASTA L’ESERCIZIO


Chissà se basta l’esercizio
dell’attesa per rifornirmi
di sole e di aria di cielo
per togliere dalla naftalina
i cappotti e le cose dell’inverno.
Anch’io amo il sole che sorge
e m’inchino al tramonto
che turba di vento i capelli
e spargo cenere e incenso
dove passa il destino.
Torniamo in fondo tutti
a comprare lattine al supermercato
per colmare i silenzi, quelli lunghi
dell’inverno, che intorpidiscono le dita
quando tento di suonare Per Elisa
sulla tastiera che si inceppa.
In tanti sono già andati via
e c’è ben poco da ridere
o perfino da dire
su Amalia, Lucrezia ed Elvira,
cere perse del museo liquefatto
con quaranta gradi all’ombra.
Tuttavia ho già messo il gasolio
alla macchina e ho a portata di mano
i nastri da ascoltare nel viaggio
e sfuma la vacanza di fastidi e ardori
nel tanfo della prima pioggia
nell’abitacolo per mettermi in prova
sui deodoranti e i digestivi anche,
per affidarmi agli odori
della città che attende
e che poi, in fondo, mi distende
nel tran tran che, puntualmente
ogni giorno mi organizza,
quello che mi resta, diciamo,
ci è concesso, del tempo.

 

CLOTILDE E’ TUTTA CULO


Clotilde è tutta culo,
ma anche il suo cuore è grande;
non so se apprezzo di più
l’uno o l’altro.
Non so anche se sia un altrove
l’appartamento o la spiaggia.
A letto ogni grandezza si risolve
senza un accordo fra le parti.
Certo, il buio non abbronza
e il sole scurisce la pelle.
Ma Clotilde non se ne fa un cruccio.
Al buio o al sole
per lei è lo stesso.
Lei è convinta che vale la pena
concludere con un buon bagno.
E’ bene non formalizzarsi e provarlo.

 

CREDO PROPRIO DI ESSERE ISPIRATO


Credo proprio di essere ispirato
ma per fortuna posseggo poche
parole
per dire ciò che vedo e non vedo,
per non bloccare sul margine
ciò che oltre a te o di te
mi addolora,  mi affascina
e mi attrae, perciò,
al di là di ogni cosa.
E continuo ad intessere di meraviglia
conchiglie e anemoni di mare
affogati sulla spiaggia.
Svuotano le reti i pescatori
quando mi alzo presto al mattino
per calpestare la sabbia
umida della notte,
per comprare il pesce appena pescato,
per farmi benedire dal sole
appena ri-sorto
mentre filtra nell’aria la luce
che lascia tracce dorate sul corpo
lasciando intatta la notte
che, a luci soffuse,
è un pub che mi risuona dentro.

 

DI QUESTA SPIAGGIA

 

Di questa spiaggia
che odora di alghe al mattino,
le stesse che puzzano la sera,
quello che manca è un incartamento
un carteggio per conservare gli scontrini
del sole, della spiaggia, del bar,
del bisogno di conforto, dei fastidi
e degli incontri, delle rinunce
e dei desideri archiviati,
degli amori senza ricevuta fiscale
e dei sapori, delle malignità
e dei complimenti, da rendere,
in ogni caso, a suo tempo.
Un casellario improbabile
da studiare e strappare
in quelle sere straordinarie
d’inverno, quando vale la pena
ricordare quanto basta
o è opportuno dimenticare.
Ma già ho buttato diverse ricevute
e di ciò che ho dato mi mancano i riscontri
dei sapori, di rado, che avverti
quando le parole ne danno,
quando gli incontri ne lasciano
e si incarnano e attraversano la pelle
e non ti lascia la malinconia del tempo
che va via con l’abbronzatura.

 

ELISA STA BENISSIMO COL PAREO


Elisa sta benissimo col pareo.
Si vede e non si vede al punto giusto.
Tra visibile e invisibile
è difficile trovare un accordo.
In entrambi i casi
hai sempre perduto qualcosa.
Un dentro e un fuori, per esempio,
o l’uno o l’altro, si intenzionano
a vicenda.
Ma dopo avere ancheggiato
per andare al bar,
mentre succhia un ghiacciolo,
il problema si pone in un altro modo.
Intanto il marito gioca a bocce
lanciando sulla sabbia
palle che lasciano il segno.


GIUNGE CON LE ONDE UNA VAGHEZZA


Giunge con le onde una vaghezza
in quell’ora ch’è giorno e anche sera
e l’oro della sabbia s’accende di riflessi
e gli ombrelloni disegnano ombre lunghe
che il mare lambisce e trascolora.
Si inghirlandano i terrazzi e le finestre
degli alberghi di accappatoi
costumi e asciugamani
e odora di doccia e doposole
ogni persona che ti passa accanto.
Giunge dalle cucine un fluire
di profumi, non sai, se di fritto misto,
di vongole o di pizza,
e già qualche famiglia,
ai tavoli all’aperto,
attende con quell’aria che dà il sole,
non sai se di stanchezza o soddisfazione,
che il cameriere si decida
a prendere l’ordinazione.
Dopo un giorno di mare
a leggere, fare il bagno ed oziare,
a dispensare formule per cambiare
la politica, il mondo e il lavoro,
mentre il cielo per un poco si riposa,
progettiamo con cura il dopocena
per le ore notturne da investire.

 

 

 
< Prec.   Pros. >
spacer.png, 0 kB
spacer.png, 0 kB
 
Web Design by Ugo Entità & Antonella Ballacchino - Web Master by Miky
download joomla cms download joomla themes