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Carmelo Zaffora

1-L`albero - olio su tela cm 100x70.jpg
10-Concerto a Salina - olio su tela cm 125x100.jpg
11- Dea della notte - olio su tela cm 100x40.jpg
12-Fanciulle - olio su tela cm 70x40.jpg
13-La danza invidiata - olio su tela cm 140x90.jpg
14- Tramonto - olio su tela cm 100x40.jpg
15-Gangi - olio su tela cm 100x27.jpg
16-Musicante - olio su tela cm 100x80.jpg
17-Ulivi - olio su tela cm 25x30.jpg
18-Favignana - olio su tela cm 70x50.jpg
2-Alicudi - olio su tela 30x30.jpg
20-Paesaggio con giallo - olio su tela cm 50x30.jpg
21-Ritratto di Valerio - olio su tela cm 120x100.jpg
22-Filicudi - olio su tela cm 25x35.jpg
23-Fratello a Cefalu` - olio su tela cm 60x50.jpg
24-Tra cielo e terra - olio su tela cm 80x40.jpg
25-Connemara (Irlanda) - olio su tela cm 50x20.jpg
26-Isole - olio su tela cm 70x40.jpg
27-Nebrodi - olio su tela cm 30x40.jpg
28-Il siciliano olio su tela cm 120x40.jpg
3-Capo d`Orlando - olio su tela cm 25x30.jpg
4-Albero, cappello, giara - olio su tela cm80x50.jpg
5-Citta`- olio su tela cm 150x40.jpg
6-Attesa - olio su tela cm20x30.jpg
7-Marina - olio su tela cm 120x30.jpg
8-Malinconia - olio su tela cm 40x50.jpg
9-Il brindisi - olio su tela cm 120x100.jpg
Folgore divina - olio su tela cm 100x100.jpg
 

 

L’Isola del Mito – mostra di pittura di Carmelo Zaffora presso la Fondazione Mazzullo, Palazzo Duchi di S.Stefano Taormina - dal 10 al 21 giugno. Vernissage Domenica 10 giugno ore 19.


Carmelo Zaffora torna ai suoi estimatori con questa mostra dedicata al mito di Sicilia. Lo fa attraverso il mezzo figurativo che gli è più congeniale: la pittura. Nei suoi quadri traspare nitida l’influenza di culture sovrapposte e stratificate, proprie dell’isola di Sicilia. Vi si trovano danzatori ed efebi, donne riconsegnate alla nudità elementare e suonatori,  marine, anfore,  navigli in partenza. Nei suoi quadri è possibile apprezzare l’anima profonda della terra, la Dea Madre primigenia che, senza pudori, esprime i suoi colori con la forza espressiva che le è propria. Le catene montuose, le riviere, i promontori di Cefalù, dei Nebrodi, le Isole Eolie perennemente presenti, l’Etna con la sua inconfutabile maestosità. Nelle sue linee cielo e mare si incontrano attraverso abbracci di rossi e gialli, indaci e pervinca, verdi innumerevoli ed intensi azzurri. Niente è lasciato al caso: una sapiente maestria unisce ed armonizza la magia che deriva dalla natura isolana, dalle sue contraddizioni e dalle straordinarie iperboli, a volte violente, altre volte dolcissime. Ogni quadro è una narrazione, un’emozione che si cristallizza in sentimento, come se la perennità del tempo trovasse rifugio nelle espressioni dei volti, nella bellezza dei corpi, nelle atmosfere montane dove Pan sopravvive ancora, contro ogni traversia culturale.
Nei lavori di Zaffora non c’è concettualismo, necessità di giustificare, tortuosità intellettive riconducibili alla frammentazione dell’Io di cui è pervaso tutto il’900. C’è piuttosto leggerezza, armonia, ricerca del bello, sensazione percebile, sogno.

 
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