AGRIGENTO – MUSEO ARCHEOLOGICO

CATANIA – GALLERIA DIETRO LE QUINTE

GLI EROI SCOMPOSTI  DI  GUNTHER STILLING

Un forte senso della storia traspare dalle opere dell’artista tedesco. La storia che fa l’uomo autore   delle sue gesta, la storia che lo fa strumento eterno anche, la storia che, mentre ne afferma l’esistere nello spazio e nel tempo, lo distrugge e lo annienta. La stessa storia che ne fa un eroe e nello stesso tempo lo sconfigge. Per questo i torsi, le teste, le mani, i frammenti del corpo dei bronzi di Stilling portano con sé un carattere quasi olimpico, sospesi come appaiono,  in quella dimensione senza tempo nella quale assumono i toni di una eternità metafisica e tragica ne che ne fa degli eroi distanti e distaccati, inafferrabili ancora, alla ricerca di una forma di liberazion e che possa riconsegnarli alla leggerezza del quotidiano. Si legge anche quella arcana consapevolezza di sé come strumento e messaggio di un tempo che lo pone come metafora, da intendere come modello tragico di una perfezione immutabile alla quale indissolubilmente appartiene.  Per questo i volti, per la classicità delle forme e nella impenetrabilità dello sguardo, assumono un innegabile carattere totemico, vie di mezzo tra finito e infinito, posti senza espressione, a mezz’aria tra cielo e terra.

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